Paolo Mottana, Divenire degni di ciò che accade: il senso poetico dell’evento

 

L’evento della morte di Dio (cui a poco valgono i revival, le resurrezioni simulacrali e tutte le rappresentazioni folcloriche del non-morto) costringe alla superficie. È questo il dato apparentemente irreversibile e etimologicamente apocalittico che determina l’esperienza nel nostro tempo a differenza di quasi tutte le epoche precedenti. Chi non ha avvistato questa mutazione e non ne ha afferrato tutta la forza esplosiva, vive in un regno di sonnambulismo e inevitabilmente è indotto a perseguire mete illusorie e delusorie.
A una ricerca del senso oltre o al di sotto dell’accadere, si oppone una logica di superficie del senso, che si illumina ogni qual volta l’evento è investito della forza dell’affermazione poetica e vitale che gli inerisce. Oggi l’azione educativa si può orientare solo nella sua capacità mobile e flessibile di aderire alla superficie cangiante e imprevedibile degli eventi, degli squarci di meraviglioso che l’essere presenti con la forza del desiderio sul piano sfaccettato di ciò che accade ci propone continuamente, affermando insolentemente il diritto al proprio divenire.

 


 

Paolo Mottana, Becoming worthy of what happens: the poetic sense of the event

 

The death of God (of which revivals, simulacrum resurrections and all the folkloristic representations of the un-dead are worth little) obliges to the surface. This is the datum, apparently irreversible and etymologically apocalyptic, which determines the experience in our time unlike almost all the previous eras. Those who have not seen this change and have not understood its whole explosive strength live in a sleepwalking reign and unavoidably are induced to chase illusionary and delusional goals.
The search for the sense beyond or under the happening of things is opposed by a surface logic of sense, which enlightens every time the event is empowered by strength of the poetic and vital affirmation which pertains to it. Nowadays, the educational action can be oriented only in its mobile and flexible capacity to adhere to the changing and unforeseeable surface of the events, of the glimpses of wonderful that the human being presents with the force of desire on the multifaceted plan that what happens constantly offers us, insolently claiming the right to one’s own becoming.

 

Pubblicato su: Senso e azione in educazione, N. 21 Nuova Serie – Anno XI 2015