Torino, Tirrenia Stampatori, 2007, ISBN 88-7763-619-X, pp. 142 – €18,00
Antonio Erbetta è professore ordinario di Storia dell’educazione europea nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Torino, dove attualmente tiene anche l’insegnamento di Storia della Filosofia. Direttore del semestrale “Paideutika. Quaderni di formazione e cultura”, ha pubblicato numerosi volumi relativi sia alla storia delle idee educative sia alla filosofia dell’educazione. Per i tipi di Tirrenia Stampatori ha curato il volume L’educazione come esperienza vissuta (2005).
Antonio Erbetta
Pedagogia e nichilismo. Cinque capitoli di filosofia dell’educazione
Il nichilismo? La critica più radicale che, a partire da Nietzsche, investe il pensiero moderno. Secondo tale prospettiva, dunque, esso designa non già una dottrina specifica, quanto piuttosto il termine d’interpretazione della situazione storica propria dell’uomo contemporaneo. Un termine che, includendo la negatività radicale nella struttura fondamentale dell’esistenza, finisce per dettare anche un compito pedagogico: educare l’uomo contro il proprio tempo, in vista di un oltrepassamento dei valori correnti. O verso la direzione estetica del desiderio. O verso quella etica dell’autenticità esistenziale. In quest’ultimo senso l’educazione sembra consistere, allora, nella tragicità del contrasto tra il soggetto e il mondo che lo circonda. Tragicità che, contro gli usuali sentimenti di valore, finisce per coincidere, tuttavia, con l’elemento profetico di un nuovo comando morale: diventa ciò che tu sei.