Germana Berlantini, Formation and deformation of everyday life. The disruptive experience of Situationist International

 

Nel 1957 una nuova organizzazione irrompe sulla scena decadente delle avant-gardes estetiche e dei movimenti operai in Europa: l’Internazionale Situazionista. La sua critica radicale dell’arte e della società riposiziona l’attenzione della teoria critica sulla vita quotidiana, sulla povertà imposta su di essa, sulla possibilità di un più autonomo impiego del tempo vissuto. Suggerendo di interpretare quest’attenzione come risultato di un interesse specifico verso l’educazione dell’individuo, l’autore sottolinea il valore pedagogico della dialettica tra il condizionamento sistemico e la produzione autonoma dell’esperienza vissuta. Una dialettica che costituisce il nucleo della pratica situazionista di costruire situazioni.  

 


 

Germana Berlantini, Formation and deformation of everyday life. The disruptive experience of Situationist International

 

In 1957 a new organization burst on the declining scene of both esthetical avant-gardes and workers movements in Europe: the Situationist International. Its radical critique of art and society repositions the focus of critical theory about everyday life, about the poverty imposed upon it, about the possibility of a much more autonomous use of lived time. Suggesting to read this focus as the result of a specific interest in the education of the individual, the author underlines the pedagogical value of the dialectic between systemic conditioning and autonomous production of lived experience. A dialectic which is the core of the situationist practice of construction of situations.

 

Pubblicato su: Intellettuali Educatori N. 16 Nuova Serie – Anno VIII 2012