Como-Pavia, Ibis, 2018, ISBN 978-88-7164-578-0, pp. 263 € 18,00
Gianmarco Pinciroli vive a Varese, dove ha insegnato per molti anni filosofia e storia nella scuola secondaria. Nel tempo ha collaborato a riviste di cinema, filosofia, letteratura e musica. È redattore di “Paideutika. Quaderni di formazione e cultura”. Ha pubblicato i volumi Comunicazione e segnità (Torino, 2002) e Solitudine e scrittura. Disallineamenti del tragico nella modernità (Como-Pavia, Ibis 2013).
Gianmarco Pinciroli
Non riconciliati
Tra utopia e libertà per il ricominciamento
La relazione tra scrittura e realtà deve poter essere sempre conflittuale, affinché la distanza tra esse resti incolmabile, e nello iato che si viene a formare si possa fecondare il senso, per quanto provvisorio, delle cose e degli accadimenti. La cifra della non conciliazione equivale allora al luogo in cui si può esercitare il pensiero, dove l’uomo trova un compito indefettibile e una vocazione irrinunciabile. A queste condizioni, lo scontro frontale col nichilismo resta la sfida, ancora oggi, in pieno divenire: ad essa autori, anche molto differenti quanto a formazione e a progetti, hanno dedicato nella modernità più vicina a noi la fatica della loro creatività, cui resta sempre sotteso il rovello benefico del desiderio, dell’utopia. A questo disegno comune si svolge, da parte di costoro, il tentativo di proporre ancora una volta, per la riflessione critica del nostro tempo, di fronte all’apparente imponenza del dogma di un mondo così-com’è, l’orizzonte sempre necessario di un mondo così-come-dovrebbe-essere.