Torino, Tirrenia Stampatori, 2006, ISBN 88-7763-603-3, pp. 206 – € 15,00
Silvano Calvetto è Dottore di ricerca in Scienze dell’Educazione e collabora alla cattedra di Storia dell’Educazione europea presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Torino. Redattore del semestrale “Paideutika. Quaderni di formazione e cultura”, ha già pubblicato i saggi: La resistenza. L’eredità di una vocazione formativa (2004); L’idea di personalità nella riflessione del primo Bertin (2004); La rivolta come autoformazione. Il caso di Jean Améry (2004); Tra umanesimo critico e decostruzionismo formativo (2005).
Silvano Calvetto
L’educatore Pietro. Il commissario politico come figura pedagogica della Resistenza
La biografia di Gustavo Comollo – il commissario Pietro – come modello di formazione politica. Dalla Torino operaia del biennio rosso alla Resistenza, passando per il carcere, l’esilio e il confino: questi i passaggi attraverso i quali Comollo vive la sua militanza antifascista, sino a rivestire durante la guerra partigiana il ruolo di commissario politico nelle Formazioni Garibaldi del Piemonte occidentale. Un percorso esistenziale che diventa esemplare per indagare la funzione del commissario politico come figura pedagogica della Resistenza. Responsabili della formazione politica dei combattenti e della diffusione della cultura antifascista presso i civili, i commissari costituiscono, infatti, un capitolo di grande interesse per comprendere il processo di maturazione democratica che si compie durante la guerra partigiana. Una chiave privilegiata, quindi, per interpretare nelle sue complesse articolazioni il significato formativo di uno dei momenti più alti e drammatici della nostra autobiografia collettiva.