Chiara Simonigh, Chronique d’un été. Educare all’umanesimo planetario

 

Il film Chronique d’un été, realizzato da Edgar Morin e diretto da Jean Rouch nel 1960, non può essere visto soltanto, secondo la prospettiva critica tradizionale, come un clamoroso esperimento di cinema-varietà mirato a mettere in evidenza la relazione tra rappresentazione cinematografica e realtà nella seconda metà del ventesimo secolo; ma può soprattutto essere considerato l’insolito strumento di analisi della dialettica tra potere sociale e individuale nell’educazione dei giovani, e anche un efficace strumento di riflessione sulla dialogica/dialogo tra la questione della democrazia e il processo di individualizzazione e tra l’impegno civile e la realizzazione della vita umana. Un dialogo rappresentato nel film nella sua dimensione originaria, e che è storicamente diventato in ogni caso uno dei fondamenti sia della sfida civile contemporanea, sia dell’ “umanesimo planetario” auspicato da Edgar Morin, come uno dei più importanti obiettivi del XXI secolo.

 


 

Chiara Simonigh, Chronique d’un été. Educating in planetary humanism

 

The movie Chronique d’un été, created by Edgar Morin and director Jean Rouch in 1960, cannot be considered, according to the traditional critical perspective, only a resounding experiment of cinema-verité designed to mark the relationship between cinematic representation and reality in the second half of twentieth century; but above all it can be considered the uncommon instrument of investigation on the dialectic between individual and social power during education in youth, as well as an efficacious instrument of reflection about the dialogical/dialogue between the democratic issue and the process of individuation and between the civil commitment and the accomplishment of human life. A dialogue that was caught in its original state in the movie, and that in any case has historically become one of the fundamentals both of contemporary civil challenge and of the “planetary humanism” wished by Edgar Morin as one of the main purpose of XXI century.

 

Pubblicato su: Intellettuali Educatori N. 16 Nuova Serie – Anno VIII 2012