Gianmarco Pinciroli, A partire da Derrida. Sette parole per la decostruzione

 

In questo studio si cerca di fare un poco di chiarezza attorno ad un autore che con difficoltà trova una sua collocazione nel sistema ufficiale delle idee.Altrettanta difficoltà si registra nell’impostare un sistema riguardo ai contenuti di cui si occupa. Ci si avvicina allora al suo lavoro con lo scandaglio di alcune parole (non tutte, non necessariamente le più frequenti) che lo riguardano o perché gli sono state attribuite a scopo di comprensione del suo pensiero, o perché sono state adottate da lui stesso per la loro capacità evocativa rispetto a ciò che intende comunicare. Qui ne sono state scelte sette: asintoto, canaglie, spettralità, artefattualità, l’avvenire, l’altro e l’animale.

 


 

Gianmarco Pinciroli, Starting from Derrida. Seven words for deconstruction

 

This essay is aimed at clarifying the figure of an author who can hardly find a place in the official system of ideas. It is equally difficult to outline a system concerning the contents he deals with. We must then approach his work by taking soundings of some of the words (not every words, unnecessarily the most frequent ones) that relate to him, either because they were ascribed to him in order to understand his thought, or because he himself adopted them due to their evocative capacity regarding what he intends to convey. Here we have reported seven of them: asymptote, spectrality, rogue, artfactualité, future, the other, and the animal.

 

Pubblicato su: Intellettuali Educatori N. 16 Nuova Serie – Anno VIII 2012