Marta Ilardo, La scuola dei diritti universali. Hannah Arendt e il caso “Little Rock”

E’ il 1957 quando nel sud degli Stati Uniti, nella comunità di Little Rock, vengono promosse le prime leggi antisegregazioniste per provare a contrastare il profondo clima di disuguaglianza sociale e culturale del Paese. Le rivendicazioni di carattere giuridico riguardano in particolare una serie di decreti legge interessati ad allargare il principio di uguaglianza verso le “minoranze visibili” – in particolare le comunità nere – a partire da importati riforme scolastiche.
Con le sue “Riflessioni su Little Rock”, Hannah Arendt osserva le scuole americane coinvolte nella riforma, descrive le immagini dei quotidiani e si domanda: “Siamo arrivati al punto di chiedere ai bambini di cambiare il mondo e di migliorarlo?”; “Stiamo cercando di condurre le nostre battaglie politiche a partire dalla ricostruzione delle nostre scuole?” “Dove siamo, quando siamo a scuola? Inizia così la sua “indagine” raffinata che prima descrive e, poi, fa domande scomode, invitando il lettore a ripensare il ruolo della scuola nella definizione di ambienti comunitari, plurali, democratici.

Parole chiave: Educazione, Diritti sociali, Pluralità


Pubblicato su: N. 28 Nuova Serie – Anno XIV 2018 – Sulla Violenza