Mino Conte, Della ragione governamentale nelle istituzioni di formazione e ricerca

La ratio che sorregge il governo e la valutazione della formazione universitaria, con riferimento ai corsi di studio e alla didattica, alla luce dei più recenti processi di “riforma” messi in atto da “agenzie nazionali”ad hoc, necessita di urgenti analisi finalizzate al disvelamento critico dei loro presupposti ideologici, della loro retorica, in quanto strumenti generalizzati di normalizzazione. La logica gestionale, le tecniche di management, inoculate nel mondo della formazione, istituiscono un nuovo dispositivo “governamentale” che riconfigura, nel senso dell’impoverimento intellettuale e del formalismo ritualistico, il senso del lavoro accademico, l’idea stessa di università e di insegnamento, agendo profondamente e simultaneamente sull’ethos della ricerca. Il determinismo tecno-economico neoliberale, rovesciando il rapporto tra le attività economiche e le esigenze reali della formazione, istituisce un nuovo modo per governare le condotte nel nome dell’oggettività tecnica e contabile, promuovendo pratiche consensuali di servitù volontaria depoliticizzata, ed a questo “iniziando” i più giovani.

 


 

 

Mino Conte, On Governmental Reason in Educational and Research Institutions

The “power” that we intend to investigate in this paper in some of its constitutive connotations and in the ways it affects teaching and researching in the educational field, is that of “neoliberal rationality”, whose fundamental connotation is that of being a “governmental” rationality according to the formulation adopted again recently by Dardot and Laval, based on some seminal writings by Foucault. This work, methodologically, refers, as recommended by Adorno as the opening of his “Theory of Half-Education” (Theory der Halbbildung), to the necessity, to enlarge one’s viewpoint to the “extrapedagogical realities”, constituting a “horizon of connections”, that it would be first necessary to explain. As a rationality, neoliberalism tends to give form and substance not only to the action of those governing but also to the conduct of individuals among the governed. This form of governance, in fact, aims at self-governing by means of freedom synchronizing didactics and research to neoliberal rationality. Thinking education today, consequently means trying to reconstruct the preconditions for it becoming thinkable after a critique of governmental rationality in the institutional systems of learning and research.

 

 

Pubblicato su: Pensare l’educazione oltre le derive del presente N. 23 Nuova Serie – Anno XII 2016