Elisa Guzzo Vaccarino, Il gesto classico, tra Occidente e Oriente

 

La bellezza, nella nostra tradizione umanistico-scientifica, è aurea proporzione, forma armonica, stabilita, oggettiva. La filosofia che fonda l’arte classica occidentale, dalla pittura all’architettura alla letteratura, corrisponde a questa concezione, che vale quindi anche per il balletto accademico, alla base dei capolavori romantici come “Il lago dei Cigni”. Qui si indaga in quell’invenzione teatrale che giustappone la pantomima, il recitar danzando, la bravura virtuosistica personale, i codici simbolici universali del gesto ballettistico, che si articolano tra astratto e narrativo come accade, del resto, anche nella danza classica orientale millenaria, laddove il nostro accademismo è soltanto plurisecolare.

 


 

Elisa Guzzo Vaccarino, The classic gesture in dance, between West and East

 

In our humanistic-scientific tradition, beauty is gold proportion, harmonic shape, established, objective. The philosophy which founds the classical occidental art, from painting to architecture and to literature, corresponds to this concept, which is valid also for academic ballet, at the basis of romantic masterpieces such as “Swan lake”.
Here the author investigates that theatrical invention that juxtaposes the pantomime, the dancing playing, the personal virtuosic skill, the universal symbolic codes of balletic gesture, which divides between abstract and narrative as it happens, moreover, even in the thousand-year-old oriental classical dance, while our academicism is only centuries-old.

 

Pubblicato su: Poetiche del gesto, N. 19 Nuova Serie – Anno X 2014