Andrea Ranieri, Il senso della politica

 

Il grande cambiamento del capitalismo occidentale ha prodotto, a partire dagli anni ’80 del Novecento, una trasformazione radicale del fare-politica e, soprattutto, del senso attraverso cui la stessa azione politica si manifesta. Nella continua evoluzione finanziaristica del capitalismo, l’individuo – pura merce di scambio – è divenuto l’obiettivo di scelte politiche, economiche e sociali, rispetto alle quali egli non ha più ha alcuna possibilità di decisione. Tuttavia, se la politica ha ancora un senso, essa può ritrovare in alcune “emergenze” (ambiente, lavoro, democrazia e funzione della cultura) la rinnovata possibilità di mettere in discussione le proprie modalità d’azione, confrontandosi con i cambiamenti imposti dalla modernità. Per questo, anche rifacendosi a grandi pensatori, tra cui Machiavelli, il senso del fare-politica non può che rimanere quello, imprescindibile, di “costruire una vita degna”.

 


 

Andrea Ranieri,  The sense of politics

 

The great change in Western capitalism has caused, since the 80s of the twentieth century, a radical transformation of politics-making and, above all, of the sense through which the political action expresses itself.
In the continuous financial development of capitalism, the individual – a mere commodity – has become the goal of political, economic and social choices, in respect of which he no longer has any chance of decision. Anyway, if politics still has a sense, it can find again in some “emergences” (environment, job, democracy and culture function) the renewed chance to call into question its own ways of action, comparing itself with the changes imposed by modern times. For this reason, even taking inspiration from great thinkers, such as Machiavelli, the sense of politics-making cannot but be the one, inescapable, of “building a dignified life”.

 

Pubblicato su: Senso e azione, N. 20 Nuova Serie – Anno X 2014